Ciao a tutti!

Questo è il nuovo blog del Poliambulatorio Leonardo,
il vostro scrigno della salute.

E' uno strumento a disposizione di medici, collaboratori, pazienti e amici.
Qui potrete essere sempre in contatto con noi, avrete la possibilità di comunicare con i nostri specialisti e potrete sapere in anteprima le news, gli eventi che organizziamo sulla salute e i cambiamenti che stanno avvenendo all’interno del Poliambulatorio.

Abbiamo in serbo per voi infatti tante novità e vogliamo che tutti voi possiate scoprirle e conoscerle, in attesa di ospitarvi di persona.

In questi giorni vogliamo utilizzare il blog soprattutto per uno scopo ben preciso: prenderci tutti virtualmente per mano e stringerci in un enorme abbraccio attorno a Daniele.

Come già molti di voi sapranno, Daniele sabato 1 novembre è stato coinvolto nella terribile esplosione avvenuta all’interno del Poligono di Pordenone.

Abbiamo ricevuto moltissime dimostrazioni di affetto, amicizia e stima nei suoi confronti.
Vogliamo che non vadano perse, che rimangano impresse, vogliamo trasformare questo blog in un quaderno illimitato, in cui chiunque può scrivere un pensiero per Daniele.

Allora ogni singola frase arriverà virtualmente in quella stanza di ospedale e gli si poserà accanto,
per non farlo sentire solo,
per fargli sapere che ci siamo.

Inoltre vi promettiamo che raccoglieremo tutte le parole
che vorrete scrivergli e gliele faremo avere non appena si rimetterà.

Attraverso questo blog vi terremo costantemente aggiornati sulle condizioni di Daniele
e, non appena gli sarà possibile,
sarà lui stesso a comunicare con voi
e a tranquillizzarvi sulle sue condizioni di salute.

4 nov 2008

Dal GAZZETTINO del 2 NOVEMBRE 2008

'Violenta esplosione nel pomeriggio a Pordenone. Aperta un’indagine'

Fiamme al poligono quattro ustionati

I gas residui degli spari sarebbero la causa dell’incendio

Pordenone
NOSTRA REDAZIONE
Dapprima uno scoppio sordo, che in pochi hanno udito. Poi le fiamme, il fumo e le urla. Erano le 17.22, ieri, quando la piazzola di tiro per armi da fuoco, nel poligono militare di via Tiro a segno, si è trasformata in un inferno. La stanza dello scantinato, con pareti ignifughe, si era saturata di gas: l'ennesimo sparo ha innescato le fiamme e l'ha trasformata in un forno che ha procurato ustioni sul 70 per cento del corpo dei 4 tiratori che in quell'istante stavano sparando. In pochi secondi le fiamme e il fumo hanno creato il panico. Il direttore di tiro Ettore Mei, 40 anni, di Pordenone , ma originario della Sardegna, ha lanciato l'allarme, ordinando ai tre soci di scappare. In un lampo lo stesso Mei, Daniele Moras, 39 anni, di Sacile, e Liano Grizzo, 45, di Pordenone , hanno raggiunto l'aria aperta e la salvezza. Fernando Toffolo, 50 anni, di Fontanafredda, è riuscito a percorrere pochi metri e poi è crollato a terra. A trarlo in salvo sono stati i Vigili del fuoco e il personale del "118" di Pordenone , giunti tempestivamente sul luogo. Le condizioni dell'uomo sono molto gravi. Sicuramente più serie di quelle degli amici e del direttore del poligono , anche se per tutti i medici del Santa Maria degli Angeli si sono riservati la prognosi. Giunti all'esterno Mei, Moras e Grizzo si sono appoggiati alle scale della sede e sono stati subito raggiunti dai primi soccorritori, che li hanno aiutati a spogliarsi. Un primo tentativo di lenire il dolore lancinante causato dalle vaste ustioni. «Una scena agghiacciante», hanno spiegato i testimoni oculari. I medici del pronto soccorso, aiutati dai colleghi del "118", si sono prodigati in mille cure che - si è appreso dal primo bollettino medico - hanno avuto successo. Intorno alle 20.30 di ieri i medici pordenone si hanno fatto arrivare a Casarsa della Delizia un'eliambulanza dell'ospedale Niguarda di Milano, che ha caricato e trasportato nel centro grandi ustionati lombardo Fernando Toffolo. Negli stessi minuti sono stati trasferiti, ma in ambulanza, in centri grandi ustionati anche Ettore Mei e Liano Grizzo, rispettivamente a Parma e Verona. Daniele Moras, in attesa che si liberi un posto letto a Padova o a Trieste, ha passato la notte nell'ospedale civile. Intanto i pompieri avevano messo in sicurezza la piazzola delle armi da sparo. I carabinieri e la Scientifica, già alle 18.45, hanno così potuto effettuare il primo sopralluogo nello scantinato dell'orrore. Nel frattempo il pm Daniela Bartolucci aveva ordinato il sequestro del poligono e l'interrogatorio dei presenti al momento della lieve esplosione e del successivo incendio. Tra i primi a rispondere agli interrogativi, con l'obiettivo di ricostruire cause e dinamica dell'incendio, è stato il presidente del poligono , il generale Antonio Carabba. Da chiarire una serie di interrogativi legati al funzionamento dell'impianto di aerazione e alle misure di sicurezza.

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