Pordenone
Una violenta esplosione ha squarciato ieri il ...
Pordenone
Una violenta esplosione ha squarciato ieri il pomeriggio di festa a Pordenone e quattro persone, che si stavano allenando al tiro con le armi nel poligono della Comina sono rimaste ferite. Nella struttura già dell'Esercito e ora è a gestione privata, sede dell'Associazione tiro a segno, c'era una sessione di sparo. Tre soci, affiancati da un direttore di tiro, stanno sparando. Ma i locali del poligono si sono saturati con le polveri incombuste delle cartucce che sono deflagrate. A subire le conseguenze più gravi è stato Fernando Toffolo, di 50 anni, di Fontanafredda. Per lui è stato disposto il ricovero nel reparto grandi ustionati dell'ospedale di Parma. Ci sono anche altri tre feriti: si tratta di Ettore Mei, di 60 anni, di Pordenone , direttore di tiro; Liano Grizzo, di 45 anni, di Montereale Valcellina e Daniele Moras, di 39 anni di Sacile. Anche gli ultimi due ieri sera sono stati trasferiti in reparti grandi ustionati degli ospedali di Verona e Milano (partento quest'ultimo con un'eliambulanza decollata dall'aeroporto di Casarsa). Ettore Mei, il meno grave, ieri ha trascorso la notte al Santa Maria degli Angeli in atesa di un posto negli ospedali di Padova o Verona.
Intanto i carabinieri hanno ieri sera interrogato il responsabile della struttura e presidente della sezione di Tiro a segno, Antonio Carrabba. Inquirenti e specialisti dell'emergenza prima di intervenire hanno dovuto attendere il via libera dei Vigili del fuoco per poter raggiungere lo scantinato dove ci sono le piazzole di tiro delle armi da fuoco. C'era il timore che il fumo avesse impedito di raggiungere tutti i feriti e che nei locali ci potessero essere altre persone. Alle 18.30 i pompieri hanno dato il via libera agli uomini della Scientifica dei Carabinieri che hanno prima posto sotto sequestro l'area, come chiesto dal pm Daniela Bartolucci, e successivamente hanno iniziato a esaminare lo scantinato dove si era verificato lo scoppio escluso da subito che l'incendio e lo scoppio fossero di natura dolosa. Gli investigatori hanno poi esaminato la piazzola di tiro, il sistema di aerazione e gli sfiati. Il direttore e i tre soci stavano esercitandosi, sparando serie di colpi di pistola. Ad ogni scoppio nell'area rimane non bruciata una miscela di polveri che, lentamente, va a saturare i locali. Polveri che vengono abitualmente risucchiate dai sistemi di aerazione. Alle 17.30 di ieri qualcosa non è andato nel verso giusto e la piazzola di tiro si è saturata di polveri. A quel punto l'ennesimo sparo. La scintilla ha incendiato le sostanze incombuste, trasformando la stanza in un vero e proprio inferno.
niente di nuovo
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Ricordo bene il presidente di questo TSN, fu quello che ci invito a
trattare per evitare problemi...Beh mi pare che i problemi li abbia lui ...
sequestro a...
9 anni fa
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